“Abbiamo già sanzionato paesi terzi che hanno fornito armi alla Russia nella guerra contro l’Ucraina, ad esempio l’Iran”. Lo ha detto la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo ad una domanda dei giornalisti alla Casa Bianca sul rischio che la Cina possa fornire armi a Mosca. La leader europea ha spiegato di aver discusso con Joe Biden del pericolo che Pechino “possa fornire sostegno militare” alle forze di Vladimir Putin.
Kiev sanziona 120 persone, anche società scommesse sportive
L’Ucraina ha imposto sanzioni contro 120 persone, principalmente cittadini russi, provvedimento entrato in vigore con la firma del relativo decreto da parte del presidente Volodymyr Zelensky. Lo riferisce Kyiv Independent. L’elenco include anche alcuni cittadini di Regno Unito, Polonia, Paesi Bassi, Turchia e Cipro. Sanzionate anche 287 entità giuridiche, tra queste una serie di società di scommesse sportive.
L’elenco comprende persone presumibilmente coinvolte nel rapimento di bambini ucraini, coloro che aiutano a sostenere i mercenari che combattono contro l’Ucraina, atleti russi e altri rappresentanti sportivi che hanno mostrato sostegno pubblico alla guerra, sottolinea Kyiv Independent.
Kiev: due morti nel Donetsk
Due persone sono rimaste uccise ieri nel villaggio di Krasnohorivka nel Donetsk, la regione dell’Ucraina orientale teatro dei combattimenti più intensi tra le forze di Mosca e quelle di Kiev. Lo riferisce il governatore dell’oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Kyiv Independent. Secondo il governatore, 14 persone sono rimaste ferite nella regione nelle ultime 24 ore.
Difesa britannica: ai russi il controllo di Bakhmut Est, Kiev resiste a Ovest
Le forze del gruppo Wagner controllano la maggior parte della parte Est della città di Bakhmut, mentre gli ucraini continuano a resistere a Est e la linea del fronte, sul fiume omonimo che attraversa la città, è molto difficile da superare per i russi. È quanto si legge nell’analisi diffusa oggi dall’intelligence della Difesa britannica. “Negli ultimi 4 giorni, le forze del gruppo Wagner hanno preso il controllo della maggior parte della parte orientale” della città contesa del Donbass. In centro, “il fiume Bakhmut segna ora la linea del fronte. Le forze ucraine tengono la parte occidentale della città e hanno demolito i ponti più importanti sul fiume, che attraversa in direzione nord-sud una striscia di terreno aperto larga fra i 200 e gli 800 metri, tra le aree edificate”. Poiché le unità ucraine possono sparare dagli edifici fortificati sulla sponda ovest del fiume, “quest’area è diventata una zona di morte, rendendo molto difficile per le forze Wagner continuare il loro assalto frontale verso occidente”.
Kiev: respinti più di cento attacchi in un giorno
Le forze ucraine durante l’ultimo giorno respinto più di cento attacchi russi nelle direzioni Lyman, Bakhmut, Avdiiv, Marin e Shakhtar. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform.
Kiev, danni ambientali per oltre 50 miliardi euro
A seguito dell’invasione russa in Ucraina sono stati causati danni all’ambiente per circa 50 miliardi di euro. E’ quanto emerso – come riporta Ukrinform – a Kharkiv durante una riunione del Comitato della Verkhovna Rada per la politica ambientale e la gestione della natura.
“Contiamo ogni albero distrutto. E ogni grivna che la Federazione Russa ci pagherà per quello che hanno fatto. Ogni giorno continuiamo a registrare nuovi danni e distruzione.
Secondo stime preliminari, il danno totale all’ambiente è già di oltre 2 trilioni di grivne: include l’inquinamento del suolo, l’inquinamento atmosferico, le foreste bruciate e gli edifici distrutti. La Russia sta provocando una crisi climatica, una crisi nucleare, una crisi umanitaria”, ha affermato il primo viceministro dell’Ambiente e delle risorse naturali ucraino, Ruslan Grechanyk. Oleksandr Filchakov, capo dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, ha aggiunto: “Registriamo e analizziamo tutti i crimini nel campo dell’ecologia, attacchi a strutture industriali, depositi di petrolio”.
Georgia: consigliere sicurezza Usa vede presidente Zourabichvili
Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ha incontrato oggi la presidente della Georgia Salome Zourabichvili. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Al centro dei colloqui l’integrazione euro-atlantica del Paese e delle riforme necessarie per far avanzare la candidatura della Georgia all’adesione all’Unione europea. Sullivan e la presidente hanno anche discusso del controverso disegno di legge sugli “agenti stranieri” che ha provocato proteste nel Paese, esprimendo la comune preoccupazione che la misura possa ostacolare l’importante lavoro di centinaia di Ong georgiane. Infine, è stato affrontato il tema delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e oltre 30 alleati contro la Russia, sottolineando la necessità che Vladimir Putin paghi per la guerra in Ucraina.